Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) è lo strumento per pianificare e attuare azioni e progetti che consentano un miglioramento concreto della qualità della vita all’interno del nostro territorio, come ottimizzare la circolazione veicolare, ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico e promuovere la mobilità agile e il risparmio energetico.

  1. Vogliamo bene alla nostra città, perché ne siamo cittadini e perché ci stiamo proprio bene. Faenza è una città ricca di risorse: ha una identità urbana forte, una forma chiara e facilmente comprensibile, ha una posizione strategica e ben connessa al territorio, la sua media dimensione la rende una città vivibile e allo stesso tempo attrattiva.
  2. Le principali risorse della città però sono i suoi cittadini: motore delle scelte amministrative è quindi la volontà di innalzare la qualità urbana dei tessuti esistenti, per valorizzare gli spazi della città e al contempo migliorare le condizioni di relazioni, di vita, di lavoro del cittadino. Pensiamo anche che sia molto miope l’atteggiamento di chi crede che sia meglio lasciare tutto così com’è
  3. Ma non fare niente non può essere la scelta! Sono molto attuali ed evidenti i problemi di traffico e di qualità dell’aria: tutti sperimentiamo da anni le chiusure invernali del centro storico, imposte dagli sforamenti delle emissioni, il traffico congestionato quando dobbiamo spostarci in centro oppure attraversare la città, ma anche le difficoltà a spostarci in bicicletta, come pure la scarsa efficienza del trasporto pubblico o l’assenza di collegamenti con le frazioni.
  4. Queste problematiche derivano da un cambiamento delle nostre abitudini: abbiamo più auto, usiamo meno la bici (anche perché più pericoloso di una volta)… Crediamo quindi che sia importante, per la qualità del nostro spazio pubblico, per il nostro benessere e per la qualità della vita, esserne consapevoli e provare a nostra volta a cambiare abitudini.
  5. Ciò non significa affatto che dovremmo smettere di usare l’auto. Dovremmo invece provare a capire con più attenzione quali sono le nostre esigenze di spostamento e, di conseguenza, quale sia volta per volta il mezzo migliore per soddisfarle.
  6. A questo punto però abbiamo tutti bisogno di una mano. Bisogna che l’amministrazione faccia ogni sforzo per darci la possibilità di scegliere: se la scelta migliore è la bici, allora ho bisogno di percorsi sicuri, semplici e collegati tra loro; se l’opzione più interessante potrebbe essere il mezzo pubblico, allora quel mezzo ci deve essere e deve essere comodo da prendere; se ho bisogno di usare l’auto, perché ho difficoltà a muovermi a piedi oppure devo portare con me i miei figli o la spesa, allora dovrei potermi avvicinare alla mia destinazione quanto basta e dovrei poter lasciare l’auto per il tempo necessario senza essere di intralcio agli altri; se ho desiderio di fare shopping, passeggiare e lasciar giocare i miei figli, dovrei avere spazi in cui farlo piacevolmente, senza dovermi preoccupare della mia e loro sicurezza.
  7. Le esigenze sono molte, a quanto pare, e non sono sempre concordi tra loro: è un equilibrio difficile. La cosa peggiore, a nostro avviso, è affrontare questi aspetti uno alla volta, senza tenere in considerazione gli altri e senza provare a capire come sono connessi uno all’altro.
  8. Ecco perché siamo a favore del PUMS, come Strumento strategico di riqualificazione urbana d’insieme, per il futuro sostenibile della città e per progettare progressivamente un nucleo urbano che funziona secondo principi unitari in materia di sicurezza, circolazione, servizi collettivi e sostenibilità. Ci stanno dentro il miglioramento del trasporto pubblico, il miglioramento delle condizioni per chi va in bici, la gestione degli spazi per muoversi a piedi, lo sviluppo di tecnologie per l’accessibilità, il miglioramento della sicurezza veicolare, nuovi servizi per il trasporto delle merci. Il PUMS serve per dare maggiori possibilità e migliori condizioni a chi si deve muovere. Naturalmente tutto questo va fatto senza creare difficoltà a chi ha poche possibilità di scelta.
  9. Crediamo anche che le misure del PUMS possano creare occasioni di crescita economica. Nuove abitudini richiedono nuovi servizi, sapremo approfittarne?Inoltre una città più vivibile è anche più attrattiva. Se pensiamo all’estate appena trascorsa e al centro pieno di vita e di locali all’aperto possiamo avere un’idea di come certe trasformazioni, che senza dubbio ci preoccupano, possano invece essere indirizzate per favorire le nostre attività del centro storico.
  1. Infine: È MOLTO importante il modo con cui si fanno le cose.

Il PUMS, è innegabile, ha un obiettivo di fondo: ridurre l’uso dell’auto a favore di scelte di spostamento che migliorino la qualità della città. Come lo faremo?

In dieci anni. Senza salti mortali, che in pochi sarebbero in grado di fare, ma con la gradualità che deve per forza esserci quando si cambiano le abitudini. Non cambierà tutto domani. Ma un pezzo alla volta.

Il PUMS infatti stabilisce direzioni strategiche, che andranno attuate concretamente, con la partecipazione di chi è coinvolto, studiando le soluzioni adottate insieme a chi ne sarà toccato.
Con pazienza. Ce ne aspettiamo davvero tanta da parte dell’amministrazione, che dovrà tenere conto di esigenze molto differenti.

Ma anche noi dovremo metterci la nostra: cambiando abitudini man mano che ne avremo la possibilità.