QUALITÀ della VITA e della CITTÀ

Crescere significa avere premura che il miglioramento della qualità della vita e del territorio sia in sintonia con il rispetto e la cura dell’ambiente, delle persone, dei valori della solidarietà e dello scambio interculturale.
Qualsiasi progetto – per essere sostenibile in termini ambientali ed economici – non può prescindere dall’attenzione all’ecosistema in cui si realizza e dalla sua capacità d’innescare processi virtuosi d’interazione dell’uomo con il territorio.
È fondamentale partire da un’attenta mappatura del degrado ambientale, per poi scegliere e sviluppare progetti orientati al miglioramento della vita, confermando e potenziando le attuali pratiche efficaci e rielaborando nuove possibilità che prendano in considerazione le segnalazioni e le proposte di chi vive nel territorio, dal nostro centro storico, alla periferia, dalle frazioni, alla campagna e alla zona collinare.
Implementare, inoltre, una rete di trasporti sostenibile, che favorisca l’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico per gli spostamenti urbani e lo sviluppo dei percorsi ciclabili.
Per incoraggiare la riduzione delle autovetture in Città a favore della bicicletta è fondamentale creare una rete di collegamenti ciclabili continua, sicura, ben riconoscibile ed integrata con altre forme di mobilità.

Per questo intende investire nel completamento degli itinerari esistenti, la realizzazione di nuove direttrici e adottare misure per la ciclabilità diffusa.

Come?

  • Attuando processi di rigenerazioni complesse come la realizzazione della zona di scambio treno-autobus, che necessitano di una visione lungimirante ed al tempo stesso urgente.
    Vagliando ogni possibile connessione che, in modo più agile, colleghi il nostro territorio al trasporto su rotaia, che rappresenta ad oggi il vettore più ecologico ma ancora troppo sottoutilizzato.
    Sviluppando nuove tratte del progetto di successo greengobus, che permette una mobilità condivisa e green alla cittadinanza e a chi lavora in centro storico.
  • Implementando la connessione, attraverso percorsi ciclopedonali, fra gli argini dei fiumi Lamone, Senio e il canale Naviglio.
    La morfologia del nostro territorio si presta alla realizzazione di infrastrutture verdi.
    Questi assi territoriali e anelli naturali, accrescerebbero enormemente la possibilità di conoscere, apprezzare e valorizzare, anche come offerta turistica, gli spazi verdi che ci circondano e di cui abbiamo bisogno.
  • Attuando il progetto “mobilitiamo”, percorso partecipativo dedicato alla messa in campo di azioni mirate a supportare, favorire e promuovere una mobilità sostenibile casa-lavoro-casa, il quale ha visto come punto di partenza il processo partecipativo condiviso con la comunità nel suo complesso e in sintonia con le politiche attuate dall’Unione della Romagna Faentina.
    Concretizzando obbiettivi prioritari individuati dal PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) come il sistema di ricarica per veicoli elettrici e il servizio di bike sharing.
  • Implementando e perseguendo il proficuo dialogo con la Regione per l’evoluzione del progetto della tangenziale a valle, già inserito nel PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti), essenziale per la mobilità faentina.
    Oltre a sgravare il centro urbano di Faenza dall’attraversamento di traffico pesante, con evidenti vantaggi ambientali e della qualità dell’aria che respiriamo, si gioverebbe di una nuova viabilità in particolare sullo snodo del ponte del Cavalcavia e del ponte sul Lamone di Via Fratelli Rosselli