Un piano strategico per ottimizzare la circolazione veicolare, promuovere la mobilità agile e il risparmio energetico e ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico.

Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) è lo strumento per pianificare e attuare azioni e progetti che consentano un miglioramento concreto della qualità della vita all’interno del nostro territorio.

Il PUMS ha seguito un percorso molto articolato: iniziato nel 2016, considera il 2030 come termine per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati in fase di pianificazione. La sua complessità è dovuta al fatto che debbano essere considerati molti fattori, come gli strumenti urbanistici vigenti, i piani di trasporto locali e regionali, il rispetto dei valori ambientali, le esigenze di sviluppo del territorio e quelle di una mobilità efficiente per persone e merci, il tutto all’interno di un coordinamento di progettazione partecipata e condivisa.

Insomma, si tratta di uno strumento che deve gestire e tenere insieme interessi e necessità molto articolati e spesso contrastanti. Per questo motivo è considerato un piano di valore “strategico”, che individua cioè i principi, i tempi e le linee di azione, lasciando la declinazione concreta degli interventi alla fase attuativa che seguirà.

Il Piano è attualmente in fase di verifica e approvazione da parte dell’Amministrazione. Dopo una fase di discussione all’interno della Commissione Consiliare competente sul tema, è stato trasmesso alla Regione Emilia Romagna che ha espresso il proprio Parere Motivato di Valutazione Ambientale  e Strategica. Non appena la Giunta faentina avrà fatto le proprie contro deduzioni, il Piano tornerà in Consiglio Comunale per l’approvazione, entro la fine dell’estate.

Gli interventi pianificati hanno alla base una prima fase di monitoraggio sulla base di dati ISTAT dal 2011, relativi ad esempio ai dati demografici, ai flussi veicolari all’interno e provenienti dall’esterno del territorio interessato, al traffico distribuito nelle varie fasce orarie, ecc… Nel documento, oltre alla raccolta dei dati, sono esplicitate le osservazioni inerenti la situazione urbana in generale e dei trasporti locali, la logistica delle merci, i parcheggi e la mobilità ciclabile e pedonale. Da tutti questi elementi è stato possibile ottenere le informazioni di base per strutturare il Piano, ad opera degli uffici tecnici competenti, e sul quale far convergere l’attenzione degli organi interessati, per formulare le giuste strategie e aprire il dibattito secondo il principio della partecipazione.

La parte più consistente è quella che presenta gli obiettivi e le strategie del PUMS. In questa sezione si trovano i progetti con i quali far evolvere la nostra città e il suo territorio verso il futuro. Si va dall’adeguamento e miglioramento del trasporto pubblico, all’incremento della ciclabilità; dall’aumento di superfici riservate a una mobilità dolce e pedonale, allo sviluppo di tecnologie utili e accessibili; dal miglioramento della sicurezza veicolare, alla riduzione di emissioni nell’atmosfera. Ogni proposta è inserita in un quadro evolutivo programmatico, che orienta e dà impulso all’effettiva realizzazione di quanto contenuto nella strategia di progetto.

Come Faenza Cresce riteniamo opportuno che la nostra città si doti di uno strumento come il PUMS, perché una gestione strategica della mobilità, vista non tanto come un insieme di limitazioni quanto come “progetto”, può essere in grado di generare opportunità di sviluppo e allo stesso tempo contribuire a migliorare la qualità della città e il nostro benessere.

D’altra parte pensiamo che sia davvero molto riduttivo e fuorviante semplificarne e banalizzarne i contenuti, trasformandoli in slogan che semplifichino la complessità e ci facciano perdere di vista gli aspetti potenzialmente più interessanti, innovativi e produttivi.

Faenza Cresce ha presentato un proprio documento per contribuire al miglioramento del PUMS, esprimendo osservazioni in particolare riguardo alla necessità di un maggior approfondimento degli aspetti legati all’implementazione delle azioni e al monitoraggio dei risultati; chiedendo inoltre di considerare con attenzione le relazioni trasversali con le altre forme di pianificazione parallele dell’ente, come il Piano per l’Energia e il Piano Strategico della Romagna Faentina.

Riteniamo che la dimensione strategica di questo Piano sia in grado di dare una risposta concreta ai bisogni della nostra comunità, in termini di sviluppo e benessere.

Naturalmente, il modo in cui le azioni verranno messe in pratica e le tempistiche degli interventi dovranno essere seguiti con grande attenzione e con il costante coinvolgimento dei cittadini e di tutti gli attori interessati, in modo che il PUMS possa rivelarsi qual è: non un insieme di misure limitanti, quanto un concreto strumento per migliorare la città.